Durante l’incontro, avvenuto degli uffici di via Indipendenza a Pavia, il responsabile dell’ufficio di protezione giuridica dell’ASL ed il responsabile del progetto AdS si sono confrontati in merito alle novità introdotte dalle Legge 6/2004 e alle peculiarità sancite dalla recente Delibera Regionale 3540. Raccolti i diversi punti di vista e le diverse richieste di chiarimento avanzate dai responsabili degli enti gestori, entrambi i responsabili si sono impegnati a fornire eventuali chiarimenti nel corso di un incontro successivo da svolgersi entro la fine del 2012.

Durante l'accurata esposizione dei tratti salienti della Legge 6/2004 che istituisce l'Amministratore di Sostegno, il responsabile della Rete AdS si è soffermato in particolare sulle diverse responsabilità istituzionali in materia di protezione giuridica introdotte dalla Legge 6 e sull'importanza del ruolo dell'amministratore di sostegno per tutelare e promuovere la dignità e la protezione giuridica delle persone fragili.

Gli enti Gestori, a loro volta, pur riconoscendo come validi i principi di fondo che hanno ispirato la legge 6 e l'importanza di tale istituto, hanno manifestato preoccupazione e perplessità rispetto ai contenuti della recente Delibera Regionale 3540 in base alla quale si configura l'obbligo per le strutture residenziali di far sottoscrivere i contratti d'ingresso, il consenso informato e il piano assistenziale dei degenti non in grado di provvedere a se stessi, dal loro amministratore di sostegno.

In particolare dai responsabili degli enti gestori è stata sottolineata la rigidità del dettato normativo della dgr 3540 che di fatto impone anche ai parenti stretti dei degenti di assumere il ruolo di amministratore di sostegno onde poter sottoscrivere gli atti sopra indicati. I gestori hanno esplicitato attraverso molti esempi la difficile applicazione di tale disposizione.

In primo luogo, la stessa legge 6/2004 che istituisce la figura dell'amministratore di sostegnonon prevede l'obbligo della nomina di un amministratore di sostegno. Di fatto quindi i familiari o altra persona idonea, non possono essere obbligati ad assumere tale ruolo e in assenza di tale volontà, le strutture non possono adempiere con immediatezza agli obblighi di sottoscrizione sopra citati, con il rischio di incorrere in provvedimenti sanzionatori di carattere economico.

Il responsabile del progetto AdS per la provincia di Pavia ha ribadito il carattere di opportunità che riveste tale figura per le persone fragili. In particolare ha sottolineato l'importanza di garantire alle persone che non sono più in grado di provvedere a se stesse, una vicinanza umana e premurosa interessata soprattutto a promuoverne e salvaguardarne la dignità.

 
ASSOCIAZIONE PORTE SEMPRE APERTE ODV DI GARBAGNATE - PER UNA NUOVA CULTURA DEI DIRITTI DI CREMONA ONLUS - AUXILIA ODV DI MANTOVA – ADS DEL LODIGIANO DI LODI –  LIBERI LEGAMI BERGAMO -  LEDHA MILANO - ADS BRESCIA – INSIEME SI FA DI ROZZANO – UNA RETE DI SOSTEGNO ALLA FRAGILITÀ DI LECCO - VICINI ALLA PERSONA APS COMO -  FIANCO A FIANCO DI MONZA E BRIANZA


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